SAN GIORGIO A LIRI: NO ALLA CAVA D’ARGILLA, I CITTADINI SI MOBILITANO PER DIFENDERE IL TERRITORIO

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San Giorgio a Liri, 1/04/2025 – Il “Comitato per la Liberazione dei Diritti dei Cittadini e la Restaurazione dei Doveri delle Istituzioni” lancia un appello alla cittadinanza per impedire l’apertura di una cava d’argilla in località Morelle. Il progetto, che prevede lo sfruttamento di circa cinquanta ettari di terreno, desta forte preoccupazione tra i residenti, preoccupati per il devastante impatto ambientale e sociale che potrebbe derivarne.

Perché dire NO alla cava?

  • Distruzione del paesaggio e dell’ambiente: La cava comprometterebbe irrimediabilmente il paesaggio naturale e le aree agricole circostanti, incidendo negativamente sull’ecosistema locale.
  • Inquinamento e disagi: Il progetto comporterebbe un aumento significativo dell’inquinamento acustico e atmosferico, con il rischio di contaminazione delle falde acquifere e danni alla biodiversità della zona.
  • Sicurezza stradale a rischio: L’intensificarsi del traffico pesante sulla viabilità locale minaccerebbe la sicurezza dei cittadini e la qualità della vita nella comunità.
  • Mancanza di trasparenza: Ad oggi, non sono stati resi pubblici i dettagli dello studio di impatto ambientale né sono stati coinvolti i cittadini nei processi decisionali.

Vincoli di protezione dell’area

Dall’analisi della documentazione della zona, cartografica e tecnica disponibile, emergono diversi elementi critici:

  • Vincoli paesaggistici e ambientali: l’area è soggetta a restrizioni legate alla tutela del paesaggio e delle risorse naturali. Zone marcate in giallo e verde indicano la presenza di vincoli agricoli e ambientali che potrebbero ostacolare la realizzazione della cava.
  • Presenza di corsi d’acqua e falde acquifere: Le aree circostanti risultano caratterizzate da elementi idrici, che potrebbero essere a rischio di contaminazione a causa delle operazioni estrattive.
  • Classificazioni urbanistiche restrittive: Secondo la tabella tecnica allegata, alcune porzioni della zona in oggetto sono sottoposte a regolamentazioni specifiche che ne limitano l’uso industriale.

Questi elementi rafforzano la necessità di una verifica approfondita da parte delle istituzioni e di un confronto trasparente con la cittadinanza prima di procedere con qualsiasi autorizzazione.

Appello dei cittadini e di Legambiente

I sottoscritti cittadini di San Giorgio a Liri, in collaborazione con il Circolo Legambiente di Frosinone, consapevoli dell’importanza della salvaguardia ambientale del territorio, avendo appreso da voci precise e circostanziate circolanti da alcuni mesi di un progetto per la realizzazione di una cava d’argilla in Località Morelle, si rivolgono al Sindaco e al Consiglio Comunale affinché non venga concesso alcun benestare a iniziative come quella ventilata, che pregiudicherebbero in maniera probabilmente irreversibile l’integrità delle nostre colline e il loro valore paesaggistico.

Chiedono altresì che l’Amministrazione del Comune di San Giorgio a Liri manifesti fermamente la sua contrarietà verso nuovi progetti di attività estrattive nel territorio comunale e si attivi nelle sedi opportune affinché i processi autorizzativi che saranno eventualmente avviati si concludano con un diniego totale e definitivo.

Dobbiamo ricordare che il nostro territorio già soffre dell’impatto ambientale derivante dalle cave già presenti. Peraltro, alcune di esse risultano ormai dismesse da anni, senza che si sia provveduto alle necessarie attività di ripristino previste dalla normativa vigente.

Le principali criticità ambientali delle cave

Le attività estrattive comportano impatti significativi, tra cui:

  • Dilavazione del terreno: Le acque meteoriche portano a intorbidimento di ruscelli e torrenti, con conseguenti danni alla vita acquatica. I sedimenti possono contenere sostanze inquinanti come idrocarburi, metalli e tensioattivi, dannosi per l’ambiente.
  • Compromissione delle falde acquifere: L’attività estrattiva può alterare l’equilibrio idrico sotterraneo, esponendolo a contaminazioni pericolose.
  • Inquinamento atmosferico: Le polveri prodotte durante scavi, lavorazioni e trasporti rappresentano un rischio sanitario documentato per i lavoratori e per i residenti.
  • Rumore e vibrazioni: I mezzi meccanici di escavazione e il trasporto dei materiali causano disturbi costanti alla popolazione locale.
  • Gestione dei rifiuti di cava: Fanghi di decantazione e altri scarti non gestiti correttamente aggravano il degrado ambientale e paesaggistico.

Per tutte queste ragioni, i sottoscritti cittadini fanno appello alla sensibilità e autorevolezza delle istituzioni, chiedendo un’azione decisa per scongiurare ulteriori scempi ambientali nelle nostre amate colline. Chiediamo inoltre che si proceda senza indugio con le azioni necessarie per il ripristino ambientale delle cave di calcare dismesse presenti nel territorio comunale.

Unisciti alla mobilitazione!

Chiediamo al Sindaco di San Giorgio a Liri, all’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio e a tutte le istituzioni competenti di garantire massima trasparenza sul progetto e di coinvolgere la cittadinanza in una consultazione pubblica. È inaccettabile che scelte così impattanti vengano calate dall’alto senza ascoltare la voce della popolazione.

Il Comitato invita tutti i cittadini a firmare la petizione ENTRO IL 10 APRILE per impedire la realizzazione della cava e difendere il diritto a un ambiente sano e vivibile.

Per aderire alla petizione, contattare entro il 10 aprile:

  • Della Rosa D.
  • oppure scrivere via email a [email protected]
  • oppure scrivere sui nostri canali social

Difendiamo insieme San Giorgio a Liri! Ogni firma conta, ogni voce è importante!

Comitato per la Liberazione dei Diritti dei Cittadini e la Restaurazione dei Doveri delle Istituzioni

Silvio Persechino
Massimiliano Evangelista
D. Della Rosa

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