24 luglio – Nuovo incontro tra i Consorziati della Valle del Liri, chiamati ancora una volta a confrontarsi sulle misure da adottare contro l’ultima, pesante decisione che colpisce duramente le realtà agricole e i cittadini più fragili del Basso Lazio.
Non bastano la crisi industriale che continua a impoverire il territorio né le drammatiche condizioni della sanità locale, con liste d’attesa sempre più lunghe. Ora anche l’acqua per l’irrigazione diventa un “bene di lusso”, tassata con rincari insostenibili.
📌 Il fatto
Con la Delibera n. 206 del 29/11/2024, il Consorzio di Bonifica ha aumentato del 50% la quota variabile del contributo di bonifica:
- 450 € a ettaro per colture agricole
- 300 € ogni 1000 mq per colture extra-agricole
Un rincaro deciso in maniera retroattiva e senza alcun preavviso, che ha scatenato la protesta dei Consorziati, scesi in strada con i trattori tra dicembre e febbraio per far sentire la propria voce.
📎 Le istituzioni
L’Assessore regionale al Bilancio e Agricoltura Giancarlo Righini ha confermato l’aumento rispondendo a una nota del presidente della Consulta dei sindaci del cassinate, Enzo Salera, sottolineando come il rincaro sia stato disposto dalla Commissaria Sonia Ricci.
E non è finita qui: è già previsto un ulteriore aumento fino a 600 € a ettaro nel 2027.
❗ Sindacati assenti, agricoltori soli
I sindacati agricoli, invece di affiancare i lavoratori, si sono limitati a dichiarare di aver “contenuto” l’aumento che, secondo loro, sarebbe dovuto essere del 100% già nel 2024. Una presa di posizione che ha lasciato molti agricoltori sconcertati.
📣 Il nuovo appello ai territori
I Consorziati, ignorati e lasciati soli dalle Istituzioni, chiamano ora a raccolta gli amministratori locali. Giovedì 24 luglio, durante il nuovo incontro, verranno illustrate le prossime iniziative per contrastare questa deriva che rischia di cancellare ogni prospettiva di sviluppo e dignità per l’intera Valle del Liri.
